Più la tua attività di vendita sta andando bene, più devi essere veloce e dinamico nel rifornire le tue scorte in maniera ottimizzata su tutta la rete. Non è più possibile vendere e basta senza pensare al prezzo che stiamo pagando per garantire determinati livelli di servizio.

Che la tua attività gestisca un singolo o svariati punti vendita fisici o se operi nel mercato della multicanalità, dovresti essere in grado di gestire al meglio un rifornimento veloce e ottimizzato, perché i clienti sono diventati sempre più esigenti nell’avere l’immediata disponibilità di merce in ogni luogo ed in ogni momento.

Per questo motivo il modo in cui gestisci il processo di rifornimento è uno dei fattori determinanti per il tuo successo.

Quindi, come puoi trasformare il tuo rifornimento un punto di forza?

Quali strumenti avanzati nel panorama della supply chain esistono per portare i processi di vendita e di rifornimento all’efficienza?

Non è più necessario sprecare la carta

Così come ogni scontrino consegnato era fisico, anche le prenotazioni degli ordini lo erano. Elenchi giganteschi di tutti i prodotti che si potevano riordinare. C’era il personale apposito che girava per il negozio, prendeva nota di ciò che serviva e lo inviava via fax alla sede centrale.

Forse erano tempi più semplici. Ma non certo migliori dal punto di vista degli sprechi e dei costi.

La capacità di rifornire in modo accurato ed efficiente dipendeva dall’istinto e dalla capacità analitica della persona che effettuava gli ordini “a vista”. Una bella responsabilità per una sola persona.

Fortunatamente, il lavoro di questa persona è diventato molto più semplice con l’avvento delle tecnologie digitali avanzate.

Le catene di vendita al dettaglio hanno implementato sistemi ERP a livello aziendale e sistemi POS automatizzati che tengono automaticamente traccia dei livelli di inventario e delle vendite del negozio. Il risultato? Un processo di pianificazione molto più efficiente.

Basato su un sistema min/max statico e rigido, l’ERP poteva calcolare da solo quali e quanti prodotti dovevano essere riforniti per un determinato negozio. Sebbene questo rendesse più efficiente il processo di ordinazione, non poteva migliorare la qualità delle decisioni di rifornimento. Con il moltiplicarsi della numerosità di prodotti e delle locations, con le esigenze aumentate dei consumatori, con le supply chain globalizzate, con il proliferare di dati a disposizione, prendere decisioni in maniera veloce ed efficiente è diventato sempre più complesso.

La quantità di merce sugli scaffali non era mai quella giusta

Un sistema ERP statico ha poco senso dal punto di vista commerciale. Non prevede le tendenze e non tiene conto delle fluttuazioni stagionali. Si limita a ordinare in base ai parametri minimi e massimi. È una soluzione statica ad un problema in continua e rapida evoluzione.

Dal 2010 le cose sono cambiate

Negli ultimi anni sono stati creati sistemi di gestione delle scorte più sofisticati. Non erano più strumenti statici che guardavano solo alla movimentazione delle scorte ma erano strumenti “demand driven” ovvero guidati dalla domanda proveniente dal mercato. In altre parole erano in grado di prevedere la domanda attraverso algoritmi di forecasting sempre più elaborati a un livello di dettaglio superiore. Stagionalità, trend, effetti promozionali, multicanalità sono solo alcune delle funzionalità che possiedono oggi gli algoritmi di forecasting.

Una volta compreso il potenziale di vendita, diventa possibile sapere quante scorte tenere per soddisfare la domanda con determinati livelli di servizio; di conseguenza anche gli ordini di rifornimento possono diventare ottimali essendo calcolati ad un livello di dettaglio superiore per prodotto, per negozio e per giorno. Potrebbero distinguere tra canali online e offline, anticipare i modelli di vendita locali, le stagioni, le tendenze, le festività e le promozioni.

È evidente che un sistema del genere sia molto più sofisticato di una check list cartacea inviata via fax alla sede centrale.

Oggi, le ultime generazioni di software per la pianificazione della supply chain sono in grado di fare tutto ciò di cui si ha bisogno per fare lavorare la Supply Chain in maniera efficiente. L’avvento dell’Intelligenza Artificiale, dà la possibilità di ottimizzare tutti i processi, supportando le decisioni più difficili del personale.

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5 vantaggi derivanti dall’adozione della tecnologia per la tua Supply Chain

1. 50% in meno di vendite perse

Migliorando le previsioni, la gestione dello stock e dei rifornimenti si riesce a ridurre di oltre il 50% la vendita persa per mancanza di disponibilità di prodotto dovuto alla cattiva pianificazione.

2. Riduzione dello stock

Se non sai di quante scorte hai bisogno, aggiungi il 15% come stock di sicurezza. È una storia vecchia come il mondo. Le incertezze portano ad un eccesso di stock. Ed eccesso significa aumento dei costi e conseguente riduzione del margine. Con i moderni sistemi di pianificazione anche le tue scorte saranno gestite al meglio in maniera ottimizzata andando a ridurre l’impatto sui costi di magazzino.

3. Riduzione degli sprechi

Se i tuoi prodotti hanno una scadenza, dovrai porre una maggiore attenzione nella pianificazione per ridurre gli sprechi. I sistemi di pianificazione dinamici come abbiamo già detto consentono una migliore previsione, anche tenendo in considerazione il ciclo di vita dei prodotti, questo porta ad una gestione differenziata dei livelli di servizio e delle scorte e ad un conseguente rifornimento più dinamico dei prodotti soggetti a questa variabile.

4. Logistica efficiente

Il rifornimento dinamico del negozio può ridurre il numero di righe d’ordine fino al 30%. Vedrai flussi più consistenti con meno prelievi di ordini, il che aumenta l’efficienza di tutta la supply chain.

5. Una migliore immagine del brand

I tuoi scaffali sono mezzi pieni o mezzi vuoti? La risposta è una questione di prospettiva, ma entrambi hanno un aspetto negativo. Da un lato avrai troppi costi, dall’altro avrai delle mancate vendite. Con sistemi di pianificazione avanzati potrai sempre avere scaffali ben forniti aumentando di conseguenza la soddisfazione della clientela.

Una prospettiva unificata sulla politica di rifornimento

Come per molti aspetti della supply chain, non esiste un approccio unico per tutti al reintegro dinamico delle scorte . Le “best practice” variano a seconda del settore, delle dimensioni dell’azienda, del reparto e del sottosettore.

Anche all’interno di una stessa azienda, persone con funzioni diverse considerano lo stock in modo diverso.

Il direttore finanziario, ad esempio, vuole che le spese di capitale e i costi di trasporto siano i più bassi possibili. Il reparto commerciale vuole la massima quantità possibile di scorte sugli scaffali. Mentre la logistica vuole efficienza.

La sfida per te, in quanto responsabile del successo della supply chain, consiste nel considerare questi interessi e farli convivere per accontentare le diverse funzioni.

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Come si crea un processo di rifornimento ottimale?

Ecco 3 passi per avere un rifornimento che funzioni in modo ottimale.

Fase 1: Definire la strategia di politica delle scorte

Ogni azienda di vendita al dettaglio dovrebbe avere una strategia per definire che livello di servizio vuole erogare ai propri clienti e come differenziare i propri prodotti.

Alcuni quesiti cruciali: stai puntando alla soddisfazione del cliente? Alla leadership di prodotto? O all’eccellenza operativa?

A seconda della risposta si possono impostare processi totalmente differenti.

All’interno di una strategia di vendita, la definizione dei livelli di servizio a cui si mira, nelle diverse categorie di prodotti e nei diversi canali di vendita, ne garantirà il successo

Fase 2: tradurre la strategia in regole decisionali tattiche

Una volta definita la strategia, è possibile impostare il sistema di rifornimento. Una parte fondamentale di questo sistema è la pianificazione della domanda con cui calcolare le vendite previste per articolo e per negozio.

Il tuo sistema deve essere in grado di calcolare ordini di rifornimento accurati, basati su previsioni solide, sui livelli attuali delle scorte e sui parametri aziendali.

Un buon processo si presenta così:

1. Qual è la previsione di vendita di un determinato articolo in un determinato negozio?

2. Qual è lo stock ottimale per garantire la vendita e il livello di servizio desiderato per articolo e per negozio?

3. Qual è il piano di rifornimento ottimale per questo articolo e per questo negozio?

Tenendo conto della capacità logistica, della scarsità di scorte, del rischio di inaffidabilità dei fornitori, degli intervalli di rifornimento per negozio e delle quantità ottimali degli ordini.

Qualunque sia la tua attività, più riesci ad automatizzare, più sarai veloce e migliore.

Un buon sistema di gestione degli approvvigionamenti e dello stock può lavorare meglio e molto più velocemente di te.

Fase 3: dare alle persone la possibilità di prendere le migliori decisioni

Solo perché disponi di un sofisticato sistema di pianificazione della supply chain non significa che i tuoi pianificatori non abbiano più un ruolo attivo o non servano più.

Avrai comunque bisogno delle tue persone. Anzi, il loro ruolo diventa molto più importante. Il tempo che risparmieranno dalle attività time consuming e ripetitive che verranno automatizzate, potrà essere utilizzato per attività a maggior valore aggiunto.

In un mondo ideale, il processo di rifornimento si svolgerebbe senza intoppi. La disponibilità dei prodotti sarebbe sempre garantita e le previsioni affidabili. Le consegne sarebbero sempre puntuali e con le quantità corrette. Purtroppo nel mondo reale raramente le cose vanno così lisce.

Un prodotto viene venduto improvvisamente molto più velocemente del previsto? Un fornitore non riesce a rispettare le consegne? O forse una promozione non ha successo?

Mentre i sistemi di pianificazione avanzati fanno il lavoro pesante, il personale può concentrare il proprio tempo sul monitoraggio delle prestazioni per identificare le opportunità future e anticipare i rischi.

Riassortimento dinamico: Il Caso Desigual

Con il suo carattere innovativo e lo stile unico delle sue creazioni, Desigual stabilisce un punto di riferimento nel settore della moda. Fondato a Barcellona nel 1984, il rivenditore ha costruito una rete di centri di distribuzione in tutta Europa, America e Asia. Oggi Desigual opera in più di 100 Paesi attraverso un’ampia varietà di canali fisici e digitali.

Sfruttando le potenti funzionalità di pianificazione della supply chain di Slim4, Desigual ha ottimizzato l’allocazione e il rifornimento in tutta la sua rete di negozi:

  • 4% di aumento della disponibilità in negozio
  • 27% di riduzione delle scorte, con conseguente liberazione di capitale circolante
  • Maggiore efficienza in tutta la rete di negozi

Clicca qui per leggere l’articolo completo.

Di cosa hai bisogno per costruire un sistema di rifornimento più reattivo?

Coinvolgere il Top management

Come per qualsiasi altra cosa nella tua azienda, se i responsabili non sono coinvolti nella progettazione, nell’implementazione e nella collaborazione di una determinato progetto, questo difficilmente si realizzerà.

Coinvolgere il team centrale della supply chain

I migliori retailer gestiscono i processi di rifornimento in modo centralizzato.

Un team che non sa cosa sta succedendo per la scarsa visibilità è destinato a prendere le decisioni sbagliate.

Coinvolgendo nella gestione quotidiana il team Supply chain, si prenderanno le decisioni migliori in modo più rapido e preciso.

Migliorare i processi a livello di punto vendita

Puoi avere il miglior software di rifornimento del mondo e non riuscire comunque a portare al successo la tua attività se non lo inserisci correttamente all’interno dei processi del punto vendita.

Il risultato del lavoro di pianificazione avviene dentro al negozio. È lì che si realizzano le vendite. È lì che i clienti tornano se restano soddisfatti.

I prodotti sono al posto giusto? Gli scaffali sono ordinati?

Il tuo personale svolge un ruolo fondamentale in questo senso e deve essere sostenuto il più possibile.

Il rifornimento dinamico delle scorte è una necessità assoluta per il mondo del retail

Dalla lettura di questo articolo risultano evidenti quelli che sono i vantaggi di adottare la tecnologia nei processi delle Supply Chain aziendali. E un software come Slim4 può supportare le aziende a migliorare notevolmente l’efficienza.

Se hai bisogno di ulteriori informazioni, contattaci per ascoltare i consigli dei nostri esperti.

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Dynamic stock replenishment

Il rifornimento dinamico delle scorte è un approccio moderno e tecnologico alla gestione delle scorte che si adatta alla domanda in tempo reale, ai modelli di vendita e ad altri fattori per ottimizzare il processo di rifornimento. Questa strategia garantisce che le attività di vendita al dettaglio mantengano i giusti livelli di scorte e soddisfino le richieste dei clienti in modo efficiente.

I metodi tradizionali, come i sistemi cartacei, hanno spesso portato a un eccesso o a una carenza di scorte, con un impatto sulla redditività e sulla soddisfazione dei clienti. Il rifornimento dinamico si avvale di previsioni avanzate e dell’automazione per regolare i livelli di scorte in base a vari fattori come trend, stagioni, festività e promozioni, garantendo una migliore accuratezza e gestione delle scorte.

I progressi tecnologici hanno portato alla creazione di sistemi ERP a livello aziendale, di sistemi POS automatizzati e di sofisticati strumenti di gestione delle scorte che tracciano e analizzano le vendite e le scorte in tempo reale. L’ascesa dell’intelligenza artificiale consente inoltre di effettuare previsioni e ottimizzazioni intelligenti, rendendo il processo di rifornimento più dinamico e reattivo.

 

Alcuni dei vantaggi più significativi sono:

  • Riduzione del 50% di vendite perse
  • Diminuzione dei livelli di scorte, riducendo gli eccessi e gli sprechi.
  • Riduzione del 30% delle perdite, soprattutto per i prodotti deperibili.
  • Miglioramento della logistica, con una riduzione delle righe d’ordine fino al 30%.
  • Migliore immagine del marchio grazie a scaffali sempre ben forniti.

I retailer possono iniziare definendo la loro strategia di magazzino e comprendendo i loro obiettivi aziendali principali. Quindi, possono tradurre questa strategia in regole decisionali tattiche per il loro sistema di inventario, facendo uso di strumenti software avanzati per prevedere la domanda e decidere i livelli ottimali di stock. Infine, devono dotare i propri dipendenti di conoscenze e strumenti che consentano loro di monitorare le prestazioni e di apportare le modifiche necessarie in tempo reale.

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